La Legge quadro sulle aree protette n. 394/91, prevede la possibilità di “…prelievi faunistici ed eventuali abbattimenti selettivi, necessari per ricomporre squilibri ecologici accertati dall’Ente parco” ed ancora che “Prelievi e abbattimenti devono avvenire per iniziativa e sotto la diretta responsabilità e sorveglianza dell’Ente parco ed essere attuati dal personale dell’Ente parco o da persone all’uopo espressamente autorizzate dall’Ente parco stesso”. Inoltre l’intesa per l’istituzione del Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello prevede che “Nel territorio del Parco, con esclusione delle zone A), sono possibili interventi di controllo delle popolazioni faunistiche qualora resi necessari per assicurare la funzionalità ecologica”.
Al fine di una riduzione sostanziale delle presenze di cinghiale così da allinearsi a quanto previsto nel “Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie Cinghiale (Sus scrofa)” di Regione Marche e Regione Emilia Romagna (ai sensi della Legge di conversione 7 aprile 2022, n. 29 del Decreto Legge 17 febbraio 2022, n. 9 – recante “Misure urgenti di prevenzione e contenimento della diffusione della peste suina africana – PSA”), del contenimento dei danni e degli impatti del Cinghiale volta a minimizzare la conflittualità tra le parti nonché raggiungere una situazione di equilibrio sostenibile, in particolare tra l’ammontare dei costi sociali ed economici dei danneggiamenti, il contenimento dei rischi connessi con la presenza della specie il Consiglio Direttivo con proprio atto n. 42 del 27/07/2023 ha approvato il Piano di gestione del Cinghiale 2023-2027. I soggetti attuatori delle operazioni connesse con il Piano di gestione del Cinghiale sono cacciatori abilitati dall’Ente Parco secondo le vigenti disposizioni e vengono definiti “Coadiutori al controllo”.
DAL MESE DI AGOSTO HANNO PRESO AVVIO LE OPERAZIONI DI CONTROLLO DELLA SPECIE.
Per le finalità sopra descritte l’attuazione del piano è ritenuta un servizio di pubblica utilità e, di conseguenza, il personale coinvolto opera nell’interesse pubblico. L’intralcio o l’interruzione volontaria di tale attività è da considerarsi, pertanto, “interruzione di un servizio di pubblica utilità” ai sensi dell’art 340 c.p.
Si invitano pertanto i frequentatori del Parco (escursionisti, biker, raccoglitori di funghi, ecc….) a prestare attenzione alle tabelle di segnalazione delle attività di colore giallo “ATTENZIONE intervento di controllo al cinghiale in atto” e tenersi a debita distanza dalla zona segnalata.
SCARICA IL PIANO QUINQUENNALE DI GESTIONE DEL CINGHIALE 2023-2027
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