La crescente produzione scientifica lo conferma: l’immersione in ambienti naturali, come le foreste, produce effetti diretti e misurabili, con azioni ed effetti ad ampio spettro che investono, tra le altre, la sfera psicologica, la neurologica, quella cardiocircolatoria e immunitaria. E’ quella che oggi viene definita “Terapia forestale”, che genera influssi benefici e positivi sulla salute dell’uomo. La pratica si inscrive a pieno titolo tra i tanti e preziosi servizi ecosistemici offerti dalle foreste. I tanti stimoli presenti nella foresta agiscono in modo sinergico, e sono mediati da tutti i sensi umani – dalla vista all’udito, dal tatto al gusto e all’olfatto.
Sono queste le premesse che hanno portato alla definizione di un importante accordo sottoscritto dallo IOR – Istituto Oncologico Romagnolo insieme all’associazione dei Volontari IOR e all’Ente Parco del Sasso Simone e Simoncello. L’accordo permetterà di attivare una serie di attività come esperienze di terapia forestale a supporto dei percorsi terapeutici o giornate di studio – conferenze per gli studenti.
L’accordo è stato presentato nella giornata di venerdì 27 settembre 2024, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte Jamil Sadegholvaad e Chiara Astolfi, Presidente e Direttore di Visit Romagna, Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale dell’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR), Lino Gobbi e Gianfranco Soriani, Presidente e Direttore dell’Ente Parco Sasso Simone e Simoncello.
L’iniziativa rappresenta un’opportunità anche in campo turistico. Come precisa Jamil Sadegholvaad, Presidente di Visit Romagna, essa “si inserisce all’interno delle azioni di affermazione del brand Romagna accessibile, nella scia del progetto regionale ‘In Emilia-Romagna c’è una vacanza per me’, insieme ad altre progettualità già messe in campo dal Parco Sasso Simone e Simoncello in collaborazione con guide escursionistiche ed enti locali. Negli ultimi anni le amministrazioni locali stanno lavorando alacremente per far sì che la parola ospitalità vada di pari passo con la parola accessibilità, in modo che qualunque turista giunto in regione possa trascorrere il proprio tempo libero o la propria vacanza senza vincoli ed ostacoli. Inoltre, noi, sia come Regione, che come ente di destinazione Romagna, promuoviamo sistematicamente e valorizziamo il turismo che unisce la costa alla bellezza naturale delle aree interne”.
Tra Emilia-Romagna e Marche, tra borghi, piccoli centri storici e una natura rigogliosa, si sviluppa il Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello, un territorio di 4791 ettari inglobato all’interno delle province di Rimini e Pesaro-Urbino. Un Parco celebre per le sue bellezze naturalistiche. Dal ciglio del pianoro del Sasso Simoncello si può ammirare, ad esempio, uno degli spettacoli naturali, la Cerreta, che si estende dai piedi dei due Sassi fino al passo della Cantoniera di Carpegna. Il bosco è considerato una delle cerrete più vaste d’Europa, all’interno del quale spiccano alberi che superano i 30 anni di età. Sono tante e rigogliose le specie che popolano questo luogo incantato: al cerro, specie arborea più diffusa, si affiancano il carpino bianco, l’acero campestre, il ciavardello, il faggio e l’acero d’Ungheria.
“Tra le finalità istitutive della nostra realtà – evidenzia il presidente dell’Ente Parco Sasso Simone e Simoncelli, Lino Gobbi – è prevista anche la ricerca scientifica in campo naturalistico, storico e culturale multi e interdisciplinare, la sperimentazione, l’educazione ambientale e la formazione, nonché il mantenimento dell’efficienza dei servizi ecosistemici forniti dalle risorse naturali presenti”.
Il percorso di lavoro che ha portato alla sottoscrizione dell’accordo è cominciato alcuni anni fa, in stretta sinergia con lo IOR, attraverso sopralluoghi sul territorio, mirati a verificare le caratteristiche geomorfologiche e vegetazionali dei luoghi coinvolti, dalla Faggeta di Pianacquadio alla Pineta del Cippo nel comune di Carpegna fino ad arrivare al sentiero “Infanzia del Mondo”, ispirato da Tonino Guerra, al centro di una visita del gruppo IOR Scuola.
“L’Ente Parco Sasso Simone e Simoncello, attraverso il suo contributo, pone questi luoghi privilegiati della natura al centro di tappe consigliate per la cura ed il benessere – aggiunge il Direttore del Parco, Gianfranco Soriani – sottolineando la particolarità che il bosco con le sue essenze ed energie, ha un impatto positivo e determinante sulla salute fisica e psichico-emotiva delle persone e dell’intero l’ecosistema”.
Nell’intento di realizzare un più stretto rapporto di collaborazione tra IOR, l’Associazione Volontari IOR e l’Ente di gestione del Parco, si colloca anche il “Premio Frontino Montefeltro” che per la Sezione Ambiente, premierà in questa edizione 2024, Fabrizio Miserocchi Direttore dello IOR dal 2014 e dal 2023 come Presidente dell’ IRST (Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori”).
Le attività, che saranno realizzate all’interno dei siti forestali gestiti dall’Ente Parco, sulla base dell’accordo sottoscritto, sono rivolte a pazienti oncologici e loro caregiver del Prime Center IOR (Centro di medicina integrata per il supporto dei pazienti durante e al termine del percorso terapeutico), volontari IOR, studenti di scuole di vario ordine e grado coinvolti nei progetti di IOR Scuola, un team di lavoro che tramite interventi formativi di vario genere promuove sani stili di vita per la prevenzione di tumori e malattie croniche fra i giovani.
“Da tempo come Istituto Oncologico Romagnolo abbiamo abbracciato una filosofia improntata sul One Health – spiega Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR –. La logica è che le scelte personali volte ad un maggior benessere hanno un impatto positivo anche sul pianeta, e vivere in un pianeta maggiormente in salute significa essere più in salute anche come esseri umani. L’essere umano è parte di una rete: una consapevolezza che al Prime Center, il centro di prevenzione e medicina integrativa che abbiamo creato a Cesena, abbiamo perfettamente interiorizzato e restituiamo sotto forma di attività i cui benefici sono ben documentati nella letteratura scientifica. Penso per esempio alla green therapy, o alla terapia forestale: tutti laboratori che proponiamo ai pazienti oncologici per diminuire ansia e stress del percorso di cura. Da questo punto di vista, quindi, l’accordo che stipuliamo oggi con l’Ente di Gestione del Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello ci dà la possibilità di muoverci all’interno di un ambiente strutturato, permettendo di godere delle bellezze naturali che questo luogo offre a tutti coloro a cui ci rivolgiamo, siano essi pazienti in fase attiva di malattia o studenti con cui imparare insieme i principi di prevenzione ispirati ad una cultura One Health.”
“Siamo orgogliosi di contribuire alla nascita di questo progetto innovativo, che parte da quella che oggi è un’evidenza scientifica acclarata: gli effetti terapeutici connessi all’immersione in ambienti boschivi. Il nostro territorio, ancora una volta, si conferma come luogo per tutti, con la persona al centro, ogni qualvolta si parla di benessere e accoglienza. Attraverso questo progetto, vogliamo valorizzare il potenziale rigenerante della natura, offrendo a tutti la possibilità di sperimentare un contatto profondo con l’ambiente e beneficiarne fisicamente e mentalmente, in un contesto che rispetta le esigenze individuali.” Conclude il Direttore di Visit Romagna Chiara Astolfi.
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