Torre del Peschio
Zona calnchiva con elementi naturali di grande pregio naturalistico. Particolarmente affiscinanti sono le sue argille che, mediante le luci del sole, regalano un effetto multicolore straordinario
Zona calnchiva con elementi naturali di grande pregio naturalistico. Particolarmente affiscinanti sono le sue argille che, mediante le luci del sole, regalano un effetto multicolore straordinario
Un punto di intersezione di tre sentieri (101, 104 e 102) particolarmente panoramico che permette di dominare con lo sguardo le vette e le vallate circostanti fino alla costa Adriatica marchigiana
Il capoluogo del comune di Montecopiolo sorge ai piedi del Monte Montone luogo in cui era insediato l’antico Castello di Monte Copiolo, culla della famiglia dei Montefeltro Il piccolo abitato ha origini piuttosto recenti nascendo dallo spopolamento del sito del sovrastante castello E’ noto per la sua vocazione turistica e residenziale essendo anche spartiacque geografico tra la costa romagnola e l’entroterra pesarese
La storia di Carpegna è molto antica ed è legata a quella della gloriosa famiglia che porta il suo stesso nome: i Conti, poi Principi di Carpegna Falconieri L’antica residenza era nella Rocca (XI-XII sec) situata alle falde del monte omonimo Sul finire del Seicento, in sostituzione della vetusta fortezza il cardinale Gaspare di Carpegna promosse la costruzione di una nuova residenza, l’attuale Palazzo dei Principi appunto, maestoso cuore del centro abitato Poco distanti chiese e cappelle sorprendono ancora oggi per le ricchezze di arredi e dipinti gelosamente conservati
Frazione di Montecopiolo, posto a 950 m dal livelli del mare, a metà strada tra il capoluogo e la vetta del Monte Carpegna. Qui è presente una struttura del Parco che offre ospitalità.
Un luogo di incredibile pace. L’acqua scende dolcemente da una pozza all’altra. onino Guerra lo descriveva come “il luogo in cui si tocca con le mani l’infanzia del Mondo“, citazione che dà il nome a tutto il percorso. Il riferimento è alle acque cristalline del torrente Messa, che rimandano a una purezza primordiale. Anche il Dalai Lama, accompagnato da Tonino, vi fece visita.
Il bosco di Pianacquadio è l’ultimo lembo importante di quell’ immensa faggeta che un tempo ricopriva la sommità del Monte Carpegna Si tratta di un bosco unico nel centro Italia costituito oltre che da faggi plurisecolari anche da esemplari di acero montano, di acero riccio, di acero napoletano, di acero campestre, di tiglio e di sorbo montano
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